"Parole Civili" è un progetto organizzato dalle scuole dell'area di Bologna atto a diffondere per le strade la definizione di civiltà, trasparenza, cittadinanza, convivenza, gentilezza....
Quale modo migliore per farlo che non su Internet? In questa maniera non potranno fruirne solo le persone nell' area di Bologna che si imbatteranno per caso nei volantini affissi alle fermate degli autobus, agli angoli delle strade, etc... ma tutti quelli che per sbaglio o per volontà passeranno di qua!
Gentilezza
Sii gentile con chiunque tu incontri: perché sta combattendo una grande battaglia.
Filone d'Alessandria
All' Università di Chicago è stato fatto questo esperimento: un ratto era intrappolato in una prigione di vetro, un altro era libero. Il ratto libero aveva la possibilità di liberare quello intrappolato abbassando una leva. Lo faceva sempre.
Poi gli sperimentatori hanno aggiunto un fattore: abbassando un' altra leva, il ratto poteva avere della cioccolata. Quindi aveva una scelta: libero il compagno o mangio la cioccolata?
La metà dei ratti liberava prima il compagno, poi condivideva la cioccolata con lui. Quelli che mangiavano prima la cioccolata ne lasciavano una parte per il compagno. Ciò significa che i ratti sono capaci di empatia e solidarietà. Un superpremio come una barretta di cioccolata è per loro altrettanto importante che liberare un compagno in difficoltà.
Questa ricerca è importante: mostra che empatia e solidarietà sono caratteristica degli animali più evoluti. Quindi anche degli esseri umani. Insomma la gentilezza fa parte del nostro DNA.
Rimane solo un dubbio: della nostra barretta di cioccolata che cosa ne facciamo?
Pietro Ferrucci
Solidarietà
Solidarietà è:
- Condivisione di un destino comune: l'altro è parte di me.
- Comprensione che l'altro è sì limite al mio avere, ma necessario al mio essere.
- Responsabilità piena, responsabilità cioè non solamente per quel che si fa, ma anche per quel che si lascia fare.
- "Nemo solus satis sapit" (Plauto): nessuno da solo ha sufficiente sapere.
- Ricerca del bene comune: il mio bene deve avanzare con il tuo; né contro il tuo bene, né a prescindere dal tuo.
- Capacitazione: fare crescere le capacità di vita di chi resta indietro; non limitarsi a migliorare le sue condizioni di vita.
- Inclusione sociale per mezzo del lavoro e attraverso il lavoro e non già per via filantropica.
- Rispettare -- che è assai più che tollerare -- i valori dell'altro, pur non condividendoli.
- Umanizzare il mercato e le relazioni economiche.
Stefano Zamagni
Convivenza
Tanti i luoghi e i significati di "convivenza". Convivenza è vivere insieme ad altre persone nella propria casa, nel condominio, nel proprio quartiere, nel proprio paese o nella propria città, ma anche in Europa e nel mondo.
Convivenza significa tolleranza, ma anche condivisione.
Tolleranza è avere rispetto delle convinzioni e delle abitudini degli altri. Condivisione vuol dire metter in comune qualcosa: beni materiali, tempo, progetti. Vuol dire perciò sapere operare insieme per il bene comune.
Convivenza implica rinunciare a qualche cosa di per sé per favorire il senso del "noi".
Convivenza vuol dire trovarsi bene in classe tra bambini di storie, etnie e lingue diverse, vuol dire genitori che sanno organizzarsi per pulire un giardino pubblico o preparare una festa di quartiere. Saper fare quattro chiacchiere con gli anziani del tuo cortile, avere un atteggiamento di comprensione per il senza dimora che sta seduto sotto il portico della tua strada e insiste troppo per avere una moneta. E altro ancora.
La convivenza produce legami tra le persone, che sono indispensabili per sentire di appartenere alla propria comunità e per trovare nella propria comunità gli aiuti di cui tutti hanno bisogno.
Flavia Franzoni
Cittadinanza
1. Cittadinanza è appartenenza. Essere cittadini vuol dire condividere la storia, la lingua, la cultura di una comunità.
2. Cittadinanza è partecipazione. Essere cittadini vuol dire trovare soluzioni ai problemi della comunità insieme con gli altri.
3. Cittadinanza è relazione. Essere cittadini vuol dire avere diritti e doveri derivanti dall' appartenenza alla comunità.
4. Cittadinanza è apprendimento. Cittadini si diventa giorno dopo giorno, vivendo in una comunità.
5. Cittadinanza è attiva. Essere cittadini vuol dire prendersi cura dei beni comuni della comunità a cui si appartiene.
6. Cittadinanza è opportunità. Essere cittadini vuol dire avere maggiori possibilità di realizzare i propri talenti e le proprie capacità,
7. Cittadinanza è responsabilità. Essere cittadini vuol dire sentire come propri i problemi che riguardano la comunità.
8. Cittadinanza è plurale. Si può essere al tempo stesso bolognesi, emiliani, italiani ed europei e nessuna di queste cittadinanze è in conflitto con le altre.
9. Cittadinanza è solidale. Essere cittadini vuol dire sentirsi tutti responsabili di tutti.
10. Tu che cittadino sei?
Gregorio Arena
Trasparenza
L'idea stessa di trasparenza evoca il senso della luce, del saper vedere, del poter comprendere.
Ci dà la percezione di avere coscienza di ciò che ci accade intorno, di saper leggere i segni, di essere informati per bene, con calma. E anche di avere il tempo di riflettere e decidere.
Così il concetto di trasparenza si collega a quello di onestà, di razionalità, di conoscenza e di sicurezza. Nel bene e nel male, essere trasparenti significa aprirsi, svelare fatti anche dolorosi, avere il coraggio delle proprie scelte, e delle conseguenze che ne verranno.
Per questo bisogno di luce siamo arrivati a progettare tecnologie che fanno viaggiare e condividere parole, suoni e immagini da un capo all'altro del mondo, in un secondo: e mentre le notizie cambiano forma e sede, mentre le biblioteche diventano intangibili e sterminate, siamo di nuovo a chiedere di capire e di partecipare. Indossiamo occhiali appropriati e proviamo a leggere di finanza, di biologia sperimentale, di politica internazionale e di tecniche di costruzioni, di amministrazione della cosa pubblica e di scienza medica, di sport e di guerra.
E quindi, mai come prima, abbiamo bisogno di trasparenza. Per saper scegliere e riuscire a muoverci sfuggendo, alla tentazione dei segreti e alla seduzione dell'oscurità.
Daniele Donati
Responsabilità
Siamo ormai abituati a pensare che "responsabilità" sia sinonimo di "colpa", per cui temiamo che accettare una responsabilità equivalga a riconoscerci colpevoli di un errore. Ma responsabilità è molto di più: è la capacità che abbiamo di "rispondere" a un'attesa, di rendere conto di un comportamento, di metterci in relazione con un evento o con delle persone. Così, una persona "responsabile", in senso assoluto, è degna di rispetto e stimata, mentre chi è "responsabile di..." normalmente è colpevole di qualche misfatto o reato.
Ma se responsabilità significa innanzitutto "rispondere" dei propri atti passati e presenti e delle loro conseguenze sul futuro, questi si condensano nella risposta a due interrogativi essenziali, così radicati nella natura umana che li troviamo descritti fin dalle prime pagine della Bibbia, là dove si narra non tanto dell'origine del mondo quanto gli aspetti essenziali della vita umana. Queste domande rivolte al "primo uomo", cioè all'essere umano nella sua verità prioritaria sono: "Dove sei?" e "Dov' è tuo fratello?"
In fondo siamo responsabili solo di questo: da un lato sapere dove siamo, cosa ci dà consistenza e autenticità, in quale spazio e tempo ci poniamo; d'altro lato, sapere dov'è il nostro "fratello", il nostro simile, colui che ci è stato messo accanto senza che l'avessimo scelto. Una persona responsabile sa dove si trova e sa cosa arde nel cuore del proprio compagno di umanità. Insieme potranno essere responsabili della convivenza civile.
Enzo Bianchi
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