domenica 16 settembre 2012

101 motivi per cui le donne sono più intelligenti degli uomini ma non sono al potere - Federica Morrone

Gli uomini vengono da Marte, le donne vengono da Venere.
Chi non ha mai sentito il titolo di questo libro (anche senza averlo letto, come me) vive veramente su Marte o Venere. E' fatto già appurato che il cervello femminile e quello maschile siano differenti e ironicamente li possiamo vedere così:  


Possiamo anche farci una risata su, riconoscendoci  in certi pregiudizi o allontanandoci da altri, ma la verità e che per quanto una donna sia taciturna il suo cervello è naturalmente predisposto a una parlantina più ampia di quella maschile. Dati scientifici ci dicono che un uomo dice in media 5'000 parole al giorno, in netto contrasto con le 20'000 della donna. 
Il titolo può essere fuorviante, non è un' analisi dei motivi per cui le donne non sono al potere (lo è ma non per tutti i 101 punti) ne un' ironica presa in giro sul genere femminile, come mi aspettavo data l'introduzione eccellente di Chiara Gamberale, introduzione che vi riporto perchè in alcuni punti veramente spassosa. 

"MA, AHIME', SEI NATA TU"
<<Pensare che quando è nata c' eri rimasto male perchè era un femmina>> ricordava mia madre a mio padre, ridendo, quando lo sorprendeva a contemplarmi con occhi innamorati. <<E adesso guardati qui. Pazzo di lei>>.
Che mio padre fosse pazzo di me (e io di lui) avrebbe compromesso la mia vita dall'adolescenza in poi, ma questa è un' altra storia. Che lui avesse desiderato un figlio maschio, invece, è stato il tarlo che si è infilato nella mia infanzia e ancora continua a crescere, ed è la storia da cui questa introduzione non può prescindere.
E' proprio a questa storia che Federica Morrone con il suo libro (che fra l'altro mi sorprende, mi imbarazza e commuove con il capitolo a me dedicato) regala l'interpretazione che le è sempre mancata. Anzi, la regala a noi: alla mia di storia ma anche a quella tua e sua e loro. A quella di tutte le donne che, leggendo queste pagine, potranno mutuare sensi di colpa ancestrali con ancestrali diritti, velleità con desideri legittimi, la vergogna con la fierezza. i <<perchè proprio a me?>> con gli <<evvai, proprio io>>. E, soprattutto, il pericoloso <<ahimè>> sempre in agguato con un <<per fortuna>>.
Perché, come se non bastassero le madri che per prendere in giro l'amore matto dei padri per le figlie dispensano aneddoti che preferiremmo ignorare, se sei nata alla fine degli anni Settanta o giù di lì ci si metteva pure lei: Lady Oscar.
<<Grande festa alla corte di Francia / c'è nel regno una bimba in più>>
E tu, dietro alla sigla, a cantare, tutta contenta.
<< Biondi capelli e rosa di guancia / Oscar ti chiamerai tu>>
Ancora tutto bene. Finchè.
<<Il buon padre voleva un maschietto...>>
Problemi suoi.
<<Ma, ahimè, sei nata tu...>>
Aiuto! Aiuto! Aiuto!
Eh, no che non erano del padre di Oscar, e dunque della società tutta, i problemi. Erano di Oscar! Ahimè era nata lei: una femmina. Ahimè eri nata tu: tu che stavi allegramente contando quella sigla, tu che ti saresti appassionata a quel cartone animato. Femmina, disgraziatamente.
Ma non essendoci fuori dalla porta la rivoluzione francese dove buttarti per espiare la tua colpa e dimostrare di sapere usare il fioretto, che cosa avresti potuto fare?
Lo avresti dimostrato senza rendertene conto, da lì in poi, a tuo padre, al mondo, ma soprattutto a te stessa, con  una rinuncia impercettibile, poi sempre più evidente, con il rifiuto di una frivolezza per te in quel momento necessaria, con un <<mi dispiace>> di troppo, un <<chiedimi subito scusa>> mancato. Che sia la sigla di Lady Oscar, la chiacchiera distratta di una madre, lo sguardo dimesso di una nonna a entrarti nei gangli e non farti vivere appieno la grande festa alla corte del mondo per essere nata donna, poco conta. L'importante, prima o poi, meglio prima che poi, presto o tardi, meglio ora, è farlo.
Questo libro di Federica Morrone, questo viaggio scrupoloso, dolorante e felice nella storia, nella letteratura, nella società, nelle nostre case, è il migliore invito che possiamo ricevere. >>
CHIARA GAMBERALE

In parte deviata dal titolo, in parte dall' introduzione, mi aspettavo una cosa e invece ne ho letta un'altra. Passata l'iniziale delusione, ho apprezzato il libro, ma con un retrogusto amaro che mi sapeva tanto da AUTOCELEBRAZIONE e BUONISMO.
<< Noi donne siamo migliori degli uomini, ma non saremo mai al potere perchè ci sono delle donne sgualdrine che per fare carriera usano la loro unica dote, il corpo, per arrivare a incarichi di potere che poi non sanno gestire facendo ricadere una patina di incapacità su tutto il genere femminile.>> Questo forse potrebbe essere uno dei fili conduttori che dal primo capito si dipana per tutto il libro. Niente da eccepire, concetto giustissimo, ma detto una volta, già lo conosciamo a sufficienza!  Per non parlare poi delle contraddizioni interne, se in un capitolo dice che è dovere di tutte le donne non respingere il dono della maternità, poi apprezza la fierezza delle donne che decidono di non avere figli. Forse, come ogni donna, è contraddittoria e segue questo principio nel suo libro. 

In definitiva mi è sembrato che la signora Morrone abbia voluto dettare una summa di tutti i comportamenti femminili, dando giudizi e classificandoli come scorretti o adeguati. 
Non dico che non abbia fatto un eccellente lavoro di ricerca, con tanti punti di argomento internazionale che ci dovrebbero interessare, come la mutilazione genitale femminile, o che non abbia messo in luce alla fine del libro donne coraggiose, donne che hanno accettato la loro femminilità e nonostante questo sono riuscite a fare carriera, donne di spicco ( Michelle Bachelet, Irma Bandiera, Miriam O'Reilly, Asmaa Mahfouz, Aung San Suu Kyi, Fawzia Koofi, Daria Bignardi, Serena Dandini, Irene Bernardini, Amelia Earhart, Enrica Campanini, Angela Merkel, Chiara Gamberale, Bianca Balti, Luciana Littizzetto, Anna Politkovskaja, Maria Montessori, Madre Teresa di Calcutta e Didala Ghilarducci).

Mi sembra però che il titolo sia sbagliato. sarebbe stato meglio : << 101 cose sulle donne che dovreste sapere >>. Più che seri motivi sono un' accozzaglia di informazioni, curiosità e tesi.

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