domenica 1 luglio 2012

Ayla figlia della terra - Jean M. Auel

Primo libro di una serie assurdamente lunga iniziata negli anni ottanta e terminata nel febbraio di quest'anno (non vi preoccupate sono sei libri, non trenta), è il capostipite del romanzo storico. Ovviamente non è il capostipite nel senso che è stato il primo a essere scritto, ma per il periodo storico preso in esame. 
Esattemente non conosco la datazione, diciamo che indicativamente il libro parla degli svariati milioni di anni prima della nascita di Cristo, diciamo prima ancora dell' invenzione della scrittura. 
Eppure non è una palla come si potrebbe credere. (anche se io, patita dei romanzi storici, non faccio molto testo). 
La vita nella preistoria può essere molto interessante se vi interessa sapere come fabbricare cestini e creare utensili dalla pietra. 
Scherzi a parte, visto che non è un manuale, Ayla è una "homo sapiens" che all' età di quattro anni perde la sua famiglia e tribù in un terremoto e comincia a vagare senza una meta fino a cadere semi-morente per la fame, la sete e l'attacco di un leone delle caverne. Viene ritrovata svenuta della "donna-medicina" di un' altra tribù. Di "homo neanderthaliensis", però. (O almeno questo è quello che ho intuito guardando su Wikipedia le datazioni e le ricostruzioni confrontandole alle descrizioni della Auel. - Siete avvisati su possibili errori.-). 
Così la piccola Ayla impara il linguaggio dei segni (gli altri non sanno parlare) e gli usi e i costumi di una civiltà che potremmo definire "retrograda" anche per l'epoca. Il suo totem forte (il leone delle caverne, appunto) e il suo aspetto fisico orribile (De gustibus... oggi sarebbe un gran pezzo di... ehm... ragazza invidiabile: alta, magra, bionda, occhi azzurri.) le impediscono di trovare "marito". 
A quanto pare però il figlio del capo tribù, che la odia profondamente, decide che spassarsela con lei potrebbe essere una nuova magnifica forma di umiliazione, almeno finchè lei non rimane incinta e partorisce un "abominio", frutto di "spiriti misti".
L'odio di questo "amabile" signore deriva dal fatto che Ayla non è una donna come le altre ma tende a invadere campi prettamente maschili con un ingenio straordinario.  Ad esempio, lei è la prima donna, secondo la tribù, a voler cacciare. 
(ATTENZIONE: Se volete leggere questo libro perchè siete già stati ispirati non leggete oltre, potrei togliervi il gusto, altrimenti, se non vi intriga abbastanza o non temete per il finale, avanti tutta!)
Così quando il figlio del capo si trova a essere il capo, lei viene gentilmente bandita e costretta ad abbandonare il figlio. 
Nel secondo libro questa incredibile donna, piena di femminismo prima ancora che fosse creato, è la prima in assoluto a: addestrare un cavallo, salvare e addomesticare un leone delle caverne (che è grande più o meno il triplo di moderno leone) e allevare un lupo.
Un giorno mentre è in esplorazione trova semi-morente un uomo come lei e trova l'amore. I due vivono felici e contenti nella caverna di lei, ma lui prova una struggente nostalgia per la sua tribù e vorrebbe tornare indietro. Così quando incontrano un'altra tribù decidono di pasare con loro l'inverno e partire poi.
Nel terzo libro vediamo un triangolo amoroso che al confronto Twilight gli fa il solletico. Nella nuova tribù incontra un bel moro proveniente dalle terre del sud che non ama, ma con il quale finisce a letto... diciamo per un incidente di percorso. Così il bel biondo di prima ci rimane con un palmo di naso e dopo circa due-trecento pagine di struggimenti vari, in cui l'unica richiesta da parte del lettore è: "Per favore parlate tra di voi visto che avete il dono della parola e chiaritevi", decide di partire finalmente inseguito da Ayla che molla il prestante tipo dalla pelle d'ebano. 
Nel quarto libro, decisamente il più noioso, i due piccioncini attraversano buona parte dell' Europa, unico colpo di scena degno di nota: lei è incinta. Nel mezzo di un ghiacciaio.
Nel quinto libro finalmente giungono da questa agognata tribù dove Ayla deve adattarsi, cosa che sembra riuscirle molto bene, e caversela contro l' ex-fidanzata di lui. 
Il sesto libro non ve lo racconto, ho già fatto abbastanza spoiler e spero di non avervi tolto tutto il gusto, ma ero lanciata nella scrittura. Se volete leggere i libri seguenti senza affaticarvi a cercare su Internet i titoli sono: "La valle dei cavalli", "Gli eletti di Mut", "Le pianure del passaggio", "Focolari di pietra","La terra delle caverne dipinte".

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