martedì 29 maggio 2012

La pietra del cielo - Jack Whyte


Questo è un libro chiave. In realtà è il motivo per il quale è nato questo blog. Io sono un' assidua frequentatrice di QLibri (non è pubblicità, è la verità) e a volte mi piace aggiungere dei libri. Siccome questo non me l'hanno pubblicato, ho deciso di aprire questo blog dove io sceglierò cosa scrivere e non avrò bisogno di una mediazione. In un certo senso sono diventata indipendente! Torniamo al libro. In particolare questo e i suoi seguiti sono difficilissimi da trovare. Ho trovato questo e il secondo ("La spada che canta") in una libreria di usato quando avevo dieci anni. Successivamente mia madre ha comprato l'ottavo ("La donna di Avalon") in edicola. Durante una fiera di paese ho trovato in una libreria il quarto e il sesto ("Il sogno di Merlino" e "Il segno di Excalibur"). Trovati questi due l'anno scorso ho voluto andare in cerca dei rimanti libri, cioè il terzo ("La stirpe dell' aquila"), il quinto ("Il forte sul fiume") e il settimo ("Le porte di Camelot").
Come avrete capito i libri parlano del tema più che sfruttato del ciclo bretone, sapete, re Artù, Camelot, Merlino, Excalibur, etc...
Per parlare di un tema del genere ci vuole veramente qualcosa di nuovo da dire.
Jack Whyte ce l'ha. La leggenda di re Artù la conoscono tutti con dettagli più o meno vari e diversi a seconda della versione conosciuta. Ma se re Artù fosse esistito davvero, ed è possibile, da cosa sarebbe nato il mito? Dico "ed è possibile" perchè in questi libri Merlino non è un mago, Excalibur non è magica e non viene donata da una dama che emerge dalle acque di un lago, Avalon esiste ma non schiude le proprie nebbie con la magia. Certo, non tutto è spiegato ma buona parte si.
Varro si ritira presso la villa di un ex-legionario suo amico, Caio Britannico. Qui si dedica all' arte di fabbricare armi e ricordandosi dell'insegnamento del nonno, anch' egli fabbro, decide di svuotare un lago dal quale estrare una "pietra caduta dal cielo". Il meteorite di un metallo estremamente duro serve a forgiare Excalibur, che assumerà la nomea di magica in quanto inscalfibile. Si passa poi a raccontare la vita di Merlino, nipote di Caio Britannico, e di Uther, nipote di Varro e della sorella di Britannico e figlio del re della Cambria. Mentre Merlino è destinato ad assumere il "governo"di Camulod, la colonia formata dell' agglomerato di ville adiacenti a quelle di Britannico, Uther viene mandato in guerra dove conosce la moglie del nemico dalla quale avrà un figlio, Artù. Uther viene ucciso in guerra e Merlino che lo insegue per...bhe non vi dirò cosa, vi stò raccontando anche troppo... comunque Merlino dovrà occuparsi dell' educazione di Artù perchè diventi il re di tutta la Britannia.

Nessun commento:

Posta un commento