mercoledì 14 novembre 2012
Film: Biancaneve e il cacciatore
"Biancaneve e il cacciatore" 2012
Regia di: Rupert Sanders
Con Kristen Stewart (Biancaneve), Chris Hemsworth (il cacciatore) e Charlize Theron (la regina cattiva).
Ero molto indecisa su come iniziare questa parte del blog, volevo iniziare con un film che mi fosse piaciuto veramente, ma a quanto pare la mia vena polemica esce fuori sempre. Ho visto al cinema questo film, se possiamo dargli questo appellativo. In sala quattro gatti e già questo doveva farmi capire che era meglio infilarsi da Spiderman, ma ormai avevo comprato il biglietto.
Tipico inizi da fiaba: la regina ha una bambina, la regina muore, il re è devastato.
1º battaglia epica contro cavalieri sconosciuti, troviamo una bellissima donna prigoniera, liberata dal re. La donna il giorno seguente sposa il re, ammaliato dalla sua bellezza, e la prima notte di nozze lo pugnala raccontando parte della sua storia personale che ci fa presupporre un' ampia caratterizzazzione dei personaggi. ( Supposizione sbagliata )
Bianca cara è rinchiusa in una torre per almeno una decina d' anni (passati tutti senza doccia a giudicare le condizioni in cui la troviamo il giorno del suo diciottesimo compleanno quando la regina scopre che toccando il suo cuore sarà giovane per sempre.)
Bianca scappa con l' ausilio di un chiodo che per dieci anni era stato lì, indisturbato.
E per la prima volta in dieci anni riesce a farsi una doccia (dentro una cascata, ma sempre una doccia è). Peccato che dopo dieci secondi netti finisca in una pozza di fango. Peccato. Nella fuga si addentra nella foresta oscura dove , non sappiamo per quali arcani motivi, i poteri della regia non funzionano. Così entra in gioco Thor (mi dipiace ma in due ore di film lo hanno chiamato solo "cacciatore", sono dovuta andare su wiki per scoprire che il personaggio si chiama Eric. E io per ripicca lo chiamo Thor), un vedovo uriacone il cui unico desiderio è riavere la moglie. Ingannato dalla regina, alla fine decide di andarsene con Bianca.
All' intervallo già stavo pensando di organizzare una colletta tra i quattro spettatori in sala per comprare al regista e allo sceneggiatore almeno sette nanetti da giardino in ceramica, ma poi mi sono dovuta ricredere. I nani ci sono, anche se secondo me sono perfettamente inutili.
A un certo punto ritroviamo anche l'amico d' infanzia di Bianca, William, che sembra sia essere l'unico con un nome normale. (la regina si chiama Ravenna. Ci manca solo che abbia una sorella Riccione e l'altra Rimini e poi abbiamo fatto la riviera!)
Bianca la pura e candida sta andando a porsi a capo della resistenza quando si fermano in una innevata radura. Qui Bianca e Will rivivono i vecchi tempi e vediamo la palese attrazione tra i due quando lei lo bacia (e tu pensi : ma scusa, e il cacciatore? Non che mi stia simpatico, ma ...). Lui come ai vecchi tempi le porge una mela. (e qui ti sorge una domanda: capisco che siamo nelle favole ma lui a dicembre senza una serra a portata di mano, da dove l' ha tirata fuori una mela?) Lei la mangia e soffoca perchè... la matrigna ha deciso che era già vecchia abbastanza e ha cambiato travestimento. Thor si alza e non vedendo più Bianca va a cercarla con il vero Will.Insieme riescono a scacciare la regina prima che pugnali Bianca ma lei è già morta avvelenata e a nulla serve il bacio di Will.
Nelle rimembranze di Thor sulla moglie defunta che tanto assomigli a Bianca ci scappa u bacio e lei, tanto pura ed innocente (su questo si bsa l'incantesimo della regina) da aver già ucciso almeno sette persone, si pone a capo dell' esercito e marcia sul castello.
Ora io non vorrei cercare sempre il pelo nell' uovo o fare la romantica stucchevole, ma tutto il risveglio della principessa è basato sul vero amore in teoria. Dov'è il vero amore tra due di cui una fino a tre secondi prima di morire stava baciando un altro e uno che la bacia, e salva, solo perchè gli ricorda la moglie? E che ne è del "si sposarono e vissero tutti felici e contenti"?
Una cosa l'ho capita uscendo dal multisala: era meglio se andavo a vedere Spiderman.
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